Progetto

Come rileva l’ultima indagine ISTAT, nel 2030 ci saranno “molti più nonni che nipoti”. Gli over 65 passeranno infatti dal 30% della popolazione del 2005 al 62% nel 2030 e questo porterà ad un aumento dei costi sociali legati alle prestazioni mediche. Tra i costi sociali, quelli legati alle cadute ricoprono un ruolo di particolare rilievo. Ogni anno il 33% degli anziani (> 65 anni) subisce gli effetti di una caduta e, purtroppo, in gran parte dei casi tali eventi sono ricorrenti. La caduta accidentale è causa dell’87% di tutte le fratture dell’anca, che si traducono spesso in immobilità e frequente ricovero e istituzionalizzazione. In tale contesto, si comprende come il miglioramento dei servizi socio-sanitari, accanto ad una diminuzione dei costi di gestione, rientrano negli obiettivi strategici del Piano Sanitario Nazionale e vogliono gettare le basi per un adeguamento più efficace al Decreto Legge Balduzzi.
La riorganizzazione delle cure primarie è divenuta ormai un elemento imprescindibile per raggiungere gli obiettivi di ottimizzazione e miglioramento del servizio sanitario nazionale. Deospedalizzazione dei pazienti cronici, riduzione dei ricoveri impropri, offerta al paziente di servizi personalizzati a domicilio, sono azioni che concorrono al raggiungimento di tali obiettivi. A questo si aggiunge la necessità di strategie di rilevamento tempestivo e prevenzione per ridurre i rischi associati alla caduta. L’individuazione dei momenti critici precedenti l’evento caduta apre la strada alla realizzazione di strumenti in grado di allertare l’utente o applicare automaticamente strategie di controllo motorio in grado di scongiurare l’evento o, quanto meno, renderlo graduale e meno traumatico, riducendone notevolmente gli effetti e i costi associati.
Le attuali tecnologie ICT mettono a disposizione diversi strumenti efficienti ed efficaci per il soccorso, il monitoraggio e, in genere, l’assistenza agli aventi bisogno. L’evoluzione tecnologica ha consentito anche la nascita di un network telematico, governato da standard ad alta efficienza, che riesce a garantire alti benefici, agilità e facilità di utilizzo.
Il progetto si sviluppa in un contesto di “Ambient Assisted Living” ed ha come obiettivo quello di permettere e garantire il benessere fisico dell’utente finale, rendendo disponibili, all’interno della loro abitazione, tutte le strumentazioni necessarie a facilitare il monitoraggio dei parametri medici e l’accesso alle cure specialistiche, per fornire una soluzione globale all’utente anziano più avanti nell’età, a partire dal suo contesto abitativo ordinario.
Contemporaneamente si vuole ottenere una rilevazione con alto grado di attendibilità dell’evento caduta che possa consentire in futuro di individuare in anticipo le condizioni che lo determinano, consentendo un intervento tempestivo che possa evitarlo o almeno contrastarlo, riducendone gli effetti. Per arrivare a questo scopo s’intende utilizzare la rilevazione elettromiografica di pattern muscolari dell’arto inferiore, fornendo indicazioni che possono essere integrate con dati relativi a rilevazioni elettroencefalografiche (EEG).
Tramite l’integrazione, in un unico processo, delle fasi di rilevazione dei parametri medici, diagnosi e refertazione, terapia e monitoraggio della salute degli assistiti, s’intende, in definitiva, “muovere le informazioni e non le persone”, in accordo con la definizione di telemedicina sostenuta dall’ATA (American Telemedicine Association). L’aspetto informatico-tecnologico riuscirebbe a garantire una trasmissione e utilizzo delle informazioni in modo rapido, efficiente e sicuro, evitando code, spostamenti per esami e consentirebbe una pronta notifica di eventi traumatici. Inoltre consentirebbe la memorizzazione sicura dei dati, l’assistenza dei vari livelli operativi e funzionali degli operatori e l’assoluto rispetto della privacy del singolo cittadino.